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Sulla Vita di passaggio son solo!
Il cigno si muove
leggiadro sulle acque
del di Nettuno
severo lago.
L’aria era colma
di tensione,
solo le foglie
del piangente salice
accennavano ad un respiro.
In un lampo il cigno versò le sue lacrime
di Vita:
il lutto era palpabile.
Di lì a poco
Il cigno sussurrò:
"che mi vengano a prendere
I neri angeli del destino.
Che mi percuotano le arpie del caos.
Ma che mi venga risparmiata la Vita!:
Di te, uomo, son servo!
Di te, acqua, son ospite!
Sulla Vita di passaggio son solo!".