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L’Europa sta vivendo un profondo periodo di crisi, non solo sul piano economico e sociale, ma soprattutto su quello dell’identità culturale . La comparsa della nuova moneta, l’ euro, secondo il parere di molti ha sconvolto l’equilibrio appena raggiunto dalle famiglie dei ceti piccoli e medi.
Soprattutto in Grecia,la situazione è molto critica,ma nessuno interviene per salvare questo paese: gli unici interventi, all’insegna di notevoli misure restrittive e distruttive, sono diretti a mortificare ancor di più la dignità del popolo ellenico.
In Italia, non si fa altro che rendere noti i dati sul tasso di disoccupazione giovanile e non, sul numero di imprese che ogni giorno versano lacrime amare sul loro fallimento.
La cosa più eclatante è che si continua solo a parlare, mentre i popoli sono sull’orlo di un precipizio e stanno perdendo la pace e la speranza. L’indifferenza dei governatori, secondo le voci delle persone intervistate in questo libro, non è altro che una dichiarazione di guerra.
Evitiamo la guerra, anche chi si crede vincente, in ogni conflitto è sempre perdente perché ha ucciso e derubato un altro essere umano.
Non solo la voce del popolo viene pronunciata nella pressoché totale indifferenza, ma persino quella di Papa Francesco…:
"Il mondo ha bisogno di una valida testimonianza con segni di amore fraterno, perché è proprio la testimonianza la prova più vicina alla gente, quella capace di raggiungere i cuori. Il mondo richiede una risposta all’insegna del coraggio e della verità. Non lasciatevi rubare la speranza…"